Indice

Percorriamo rapidamente insieme i capitoli, per gettare una rapida occhiata alle mille sfaccettature che racchiude il Vermouth di Torino e per conoscere gli Autori che hanno contribuito alla realizzazione di quest’opera.

 

La straordinaria storia del Vermouth di Torino
Giusi Mainardi, Pierstefano Berta

Si inizia con l’affascinante e complesso itinerario della grande storia del Vermouth, dai primi vini all’assenzio e dalla nascita settecentesca del Vermouth in Piemonte, fino al grande sviluppo del 1900. La storia è ripercorsa da Giusi Mainardi e Pierstefano Berta, più volte premiati per la loro attività di storici del vino e membri di prestigiose Accademie quali l’Accademia dei Georgofili, l’Accademia di Agricoltura di Torino, l’Accademia Italiana della Vite e del Vino. Unendo la formazione universitaria classica e umanistica a quella scientifica e tecnica, da molti anni si dedicano allo studio delle valenze storiche, culturali, economiche e sociali del vino, con ricerche, pubblicazioni, conferenze, docenze, organizzazione di convegni.

 

Spezie ed erbe aromatiche
Maria Teresa Della Beffa

Ad accompagnare il lettore nell’ammaliante mondo delle erbe aromatiche e delle spezie impiegate per il Vermouth, presentandole una ad una nelle loro proprietà e caratteristiche, è Maria Teresa Della Beffa, laureata in Scienze Agrarie, cresciuta in una famiglia di celebri naturalisti. Svolge la sua professione presso l’Orto Botanico dell’Università di Torino, è autrice e curatrice, per celebri Case editrici, di importanti pubblicazioni di Botanica premiate a livello internazionale e tradotte in molte lingue.

 

La coltura delle Artemisie in Piemonte
Franco Chialva

Il Piemonte ha una grande tradizione nella coltivazione di alcune Piante Officinali, come le Artemisie, che per legge devono essere impiegate nel Vermouth di Torino. È una realtà finora non conosciuta quanto merita. A fare il punto su questo argomento è Franco Chialva, chimico ed enologo, già dirigente industriale nel settore del beverage, specialista in Chimica analitica applicata alle Piante Officinali, con numerose pubblicazioni internazionali e docenze. Continua una tradizione famigliare di fama e di alto livello nella coltivazione e nel commercio di queste piante nella tipica zona di Pancalieri, dove l’aria profuma di menta e i campi si tingono dei colori verde-azzurro-argento dell’Assenzio.

 

L’armonia molecolare dell’assenzio
Giovanni Appendino

Questa pianta mitica, protagonista indiscutibile e indiscussa del Vermouth, è raccontata in tutti i segreti della sua armonia molecolare da Giovanni Appendino, laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, professore di Chimica Organica presso l’Università del Piemonte Orientale, presso la Facoltà di Farmacia, premiato con riconoscimenti internazionali per le sue ricerche sulla chimica dei composti naturali.

 

La preparazione di estratti naturali
Vittorio Pregno, Pierstefano Berta

La preparazione degli estratti naturali delle piante aromatiche è insieme un’arte e una tecnica complessa, essenziale per la realizzazione di un perfetto Vermouth.

Attraverso l’affascinante mondo dell’estrazione di erbe e spezie ci accompagnano Vittorio Pregno, enologo, con una lunga esperienza di tecnologo specializzato nelle tecniche estrattive di specie botaniche, e Pierstefano Berta, laureato in Chimica Pura e formato al Politecnico Federale di Zurigo, con una solida esperienza internazionale nel mondo dei liquori, dei vini e degli spiriti.

 

La costellazione sensoriale dei Vermouth
Giovanni Appendino, Pierstefano Berta, Mauro Chiusano

L’analisi sensoriale dei Vermouth e degli estratti di Artemisia è stata per la prima volta affrontata con rigore, presentando le molteplici differenze che esistono tra le diverse tipologie di Vermouth e le tre specie di Assenzio utilizzate per la sua produzione.

A fare da guida nella costellazione sensoriale dei vermouth, sono ancora Giovani Appendino e Pierstefano Berta, insieme a Mauro Chiusano, enologo, che dal 1977 opera nel mondo degli aromi, con una grande esperienza nell’applicazione e nella commercializzazione degli aromi naturali e degli estratti di piante aromatiche. Ben noto specialista nel creare con maestria le formulazioni di Vermouth eccezionali, di grande personalità, è direttore della EMANS, la divisione Bevande della AromataGroup.

 

L’indicazione geografica “Vermouth di Torino”
Moreno Soster

Un immenso valore del Vermouth è rappresentato dall’origine, dalla sua zona storica di produzione. Così il “Vermouth di Torino”, viene riconosciuto dall’Unione Europea come Indicazione geografica.

A percorrere ogni passo dell’iter che ha condotto a questo riconoscimento è Moreno Soster, Dottore Agronomo, dirigente della Regione Piemonte, esperto delle politiche di ricerca e innovazione in agricoltura, autore di testi tecnico-divulgativi su diversi aspetti dell’agricoltura e dell’agro-industria piemontese e italiana, e presidente di OICCE dal 1999 al 2013.

 

Il Vermouth e le Accise
L’etichettatura del Vermouth di Torino
Piero Porcu

L’illustrazione dettagliata dei complessi aspetti legali collegati alle accise e alle norme sull’etichettatura è affidata a un noto esperto di questi temi, Piero Porcu, attivo nell’Amministrazione Finanziaria dal 1988 con la qualifica di Funzionario Doganale presso l’Ufficio Dogane di Alessandria, oggi Responsabile della Sezione Operativa di Asti. Dal 2016 è il responsabile del progetto “Qualità Piemonte” per le attività dell’Agenzia Dogane quale Organismo di Controllo nelle certificazioni delle bevande spiritose.

 

Il Vermouth tra Marchi e Indicazione geografica
Maria Cristina Baldini

A condurre con molti esempi e testimonianze, attraverso le diverse sfaccettature che intrecciano marchi e Indicazione geografica del Vermouth di Torino è Maria Cristina Baldini, socia dello storico Studio Torta di Torino, specializzata nel campo della Proprietà Industriale, con una notevole esperienza nell’elaborazione di strategie di protezione dei marchi in Italia e all’estero.

Autrice del libro “Il Vino e i Marchi”. È iscritta all’Albo dei Consulenti in proprietà industriale, in materia di marchi italiani ed europei, nonchè di design italiani e comunitari.

 

Le etichette del “Vermouth di Torino”
Moreno Soster, Bruno Borio, Claudio Bosticco

Collegata a questo speciale prodotto, c’è tutta una variopinta gamma di etichette che testimonia una evoluzione di elementi visivi e grafici, che arricchiscono l’informazione delle aziende con segni, simboli ed elementi che colpiscono e sollecitano emozioni e fantasia.

Questi temi, supportati da bellissime immagini, sono trattati da Moreno Soster con Bruno Borio e Claudio Bosticco. Borio è un rinomato esercente di pubblici esercizi di prestigio collegati alla somministrazione di bevande e alimenti, appassionato collezionista di etichette per bevande antiche e moderne, che ha raccolto in decenni un’ampia documentazione sulle aziende torinesi del Vermouth; Bosticco, consulente industriale, è un grande collezionista di etichette per bevande e di bibliografia sull’argomento dell’etichettatura antica e moderna.

 

I manifesti pubblicitari
Gian Carlo Ferraris

I manifesti pubblicitari del Vermouth costituiscono un altro aspetto di grande attrattiva. Attraverso immagini memorabili, a ripercorrerne la storia legata a quella dei grandi nomi di aziende e di celebri artisti che hanno segnato la storia della réclame, è Giancarlo Ferraris, artista con molte mostre di successo al suo attivo, docente di Figura Disegnata al Liceo Artistico di Torino e di Discipline Pittoriche all’Istituto d’Arte di Acqui Terme, grafico e creatore di etichette per importanti cantine, autore di manifesti e di immagini per enti e consorzi.

 

Dalla miscelazione futurista all’happy hour
Fulvio Piccinino

A condurre un impareggiabile viaggio nel magico mondo della miscelazione, un tema ricchissimo di fascino che racchiude miti e icone indistruttibili, è Fulvio Piccinino, un eccellente esperto del bere miscelato, Sommelier AIS e Barman Aibes, docente presso scuole alberghiere, autore di pubblicazioni sul Vermouth e sull’universo del bere.

 

 

 

 

 
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